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Fatti contagiare dalla voglia di star bene.
Il personale della Farmacia Tornaghi Villa Adriana sarà a tua disposizione tutto il giorno per offrirti gratuitamente consulenza e assistenza ed illustrarti tutte le alternative naturali per affrontare e prevenire al meglio i sintomi influenzali.

Non sono poche le piante medicinali che ci vengono d’aiuto per rinforzare il nostro sistema immunitario e per ridurre i sintomi della patologia. Le più efficaci?

La SPIREA
La Spirea o Filipendula Ulmaria appartiene alla famiglia delle Rosacee. Nei fiori e nelle parti aeree è presente un olio essenziale ricco di derivati dell’acido salicilico. Vi sono poi flavonoidi e vitamina C.La spirea ha una spiccata attività antiinfiammatoria dovuta all’acido salicilico che, liberato come tale nell’organismo, inibisce selettivamente la sintesi della prostaglandina E2, non provocando perciò disturbi gastrointestinali.La spirea è impiegata nel trattamento di patologie e soprattutto da raffreddamento, in genere in foma di infuso o estratto fluido. E’ controindicata in caso di allergia ai salicilati, in gravidanza e in allattamento.

L’ACEROLA
L’Acerola o Malpighia Glabra è un arbusto originario dello Yucatan, che oggi cresce anche nelle foreste amazzoniche del Brasile. Predilige terreni argillosi e sabbiosi e i suoi frutti rossi, simili a ciliegie, hanno un gusto acidulo, una buccia sottile, e sono fonte naturale di vitamina C.
Per ottenere la massima concentrazione di questo prezioso componente, la raccolta viene effettuata quando i frutti sono ancora un po’ acerbi, la polpa viene pastorizzata e disidratata a temperature controllate.
Un cucchiaino di polvere di acerola apporta circa 0,3 grammi di vitamina C, coprendo così un ottimale fabbisogno giornaliero consigliato.
La vitamina C sostiene la risposta immunitaria allo stress e alle infezioni batteriche e virali, ha attività antiossidante, interviene nella trasformazione di acido folico in acido folinico e della transferrina in ferritina, nella sintesi di noradrenalina e di sostanze intercellulari come il collagene, la martrice ossea e dentaria.
Nell’acerola inoltre sono presenti altri antiossidanti, quali polifenoli e caroteni che potenziano l’azione della vitamina C.
Un supplemento di acerola è indicato in caso di immunodepressione, malattie da raffreddamento, sindromi influenzali, fragilità capillare, anemie (come coadiuvante nell’assorbimento del ferro), stress fisico e mentale.
La dose consigliata è ½-1 cuchhiaino in acqua, yogurt o latte

L’ECHINACEA
L’echinacea è una pianta originaria del Nord America. Nell’ambito del genere echinacea esistono tre specie officinali: Echinacea Pallida, Echinacea Purpurea e Echinacea Angustifolia. Esse sono abbastanza simili per composizione chimica e proprietà farmacologiche.
Dell’echinacea si utilizza la radice. Nel fitocomplesso si ritrovano: l’echinacoside, un composto polifenolico derivato dall’acido caffeico, una frazione lipofila, costituita da composti poliacetilenici, e una frazione polisaccaridica ad alto peso molecolare.
L’echinacea è dotata di una notevole azione immunostimolante, con attivazione delle reazioni difensive aspecifiche. E’ stati infatti dimostrato sia un aumento della fagocitosi, cioè della capacità di particolari cellule, dette fagociti, di ingerire e distruggere virus e batteri, sia un’ attivazione non specifica dei linfociti T. Tale attività potrebbe essere dovuta alla frazione lipofila o a quella polisaccaridica.
L’echinacea è perciò impiegata nella profilassi e nel trattamento delle patologie da raffreddamento : è infatti in grado oltre che di stimolare i meccanismi di difesa dell’organismo anche di ridurre il quadro sintomatologico, come dimostrato da una riduzione delle dimensioni dei linfociti. Ciò sembra essere dovuto anche ad altre due importanti attività della pianta, quella antivirale e quella antibatterica.
La prima è attribuibile a un principio attivo virucida o a una aumentata produzione di interferone, che bloccherebbe la penetrazione virale.
La seconda, di cui è responsabile l’echinacoside, è particolarmente evidente sugli stafilococchi.
Un interessante impiego dell’echinacea è, inoltre, nel trattamento di ulcere, ustioni, ferite infette e lesioni della mucosa orale. I componenti della frazione polifenolica derivati dall’acido caffeico favoriscono infatti i processi di cicatrizzazione.
L’echinacea come immunostimolante può essere assunta con uno schema di trattamento a cicli di venti giorni al mese per tre mesi consecutivi.
L’echinacea può determinare allergie cutanee, specie in soggetti atopici, lievi disturbi gastrointestinali e vertigini. E’ generalmente controindicata in concomitanza con farmaci immunosoppressori o epatotossici, in presenza di malattie autoimmuni o di insufficienza epatica, in gravidanza e in allattamento.

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